Il decalogo della medicina estetica

Il decalogo della medicina estetica

Introduco questa nuova rubrica mensile riguardante temi della medicina estetica, spiegando cosa è la medicina estetica e perché è importante rivolgersi a strutture e professionisti qualificati.
Nell’ultimo decennio la richiesta di interventi di correzione dell’invecchiamento cutaneo è aumentata in maniera esponenziale. Non è però aumentata allo stesso modo la corretta informazione sulle reali possibilità e soprattutto sui limiti della medicina estetica: superare tali limiti può creare danni seri e talvolta permanenti.

La Medicina Estetica è una medicina per la qualità della vita, che interpreta al meglio quanto l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) va dichiarando da anni: la salute deve essere considerata non come assenza di malattia, ma come benessere psicofisico e sociale della collettività.

La Medicina Estetica, secondo la filosofia della SIME (Società Italiana Medicina Estetica), non ha per unico obiettivo la soluzione degli inestetismi denunciati, ma lo scopo ultimo è di più ampio respiro in quanto tende a promuovere e stimolare la costruzione e ricostruzione di una armonia e di un equilibrio individuale attraverso l’attivazione di un programma di medicina educativa, sociale, preventiva e correttiva, curativa e riabilitativa.

Il medico estetico insegna come conoscere e accettare i normali processi di invecchiamento e le strutture fisiche ereditate per proteggerle e gestirle secondo regole di igiene di vita: alimentare, fisica, psicologica, comportamentale e cosmetologica.

Gli interventi più propriamente correttivi integrano, ma non sostituiscono l’azione preventiva. Del resto, non è deontologicamente corretto, al solo fine di rimuovere un inestetismo, sottoporre un individuo sano a rischi terapeutici.
Il rischio zero in medicina non esiste ed i provvedimenti della Medicina Estetica devono, necessariamente, essere calibrati per risultare poco invasivi: è logico prevedere un conseguimento degli obiettivi piuttosto dilazionato nel tempo e la necessità di protrarre il trattamento per lunghi periodi.

Ciò rappresenta un pregio, piuttosto che un difetto, determinando un elevato standard qualitativo dei risultati estetici, che sono fisiologici, in quanto i mezzi terapeutici adottati rispettano ed, anzi, spesso sfruttano i normali meccanismi omeostatici del nostro organismo: in questo modo i risultati saranno più duraturi, poiché l’abbinamento tra la fase correttiva e quella preventivo-educativa, li mette al riparo da una rapida vanificazione, per effetto di abitudini errate.

Per contro, una falsa comunicazione pubblicitaria potrebbe diffondere la convinzione che, in questo come in altri campi, sia possibile ottenere “tutto e subito”: un approccio così graduale può sembrare per qualcuno frustrante.

E’ pertanto indispensabile consapevolizzare preventivamente e in modo chiaro chi si affida alla Medicina Estetica sulle possibilità e i limiti dell’atto correttivo di questa disciplina; possibilità e limiti che sono legati soprattutto all’impegno e alla risposta personale.

Non esistono pozioni magiche e soluzioni veloci ma la corretta “manutenzione” quotidiana associata a terapie medico-estetiche calibrate per ogni singolo paziente, che permettono di migliorare l’aspetto estetico e invecchiare ‘al meglio’.
Il messaggio mediatico di una bellezza artefatta o stereotipata non deve vincere sul nostro impegno nel fare accettare alla persona i segni del tempo che passa cercando di migliorare senza snaturare.

La Società Italiana di Medicina Estetica ha pubblicato un decalogo per il paziente che si vuole rivolgere al medico estetico.

  1. Informarsi, non accontentarsi di un articolo di giornale o televisione, ma consultare solo professionisti certificati e competenti.
  2. Chiedere spiegazioni: il medico deve spiegare bene tutto quello che pensa di fare, i limiti e le complicanze effettive.
  3. Rivolgersi solo a professionisti certificati, verificare che il medico sia iscritto a società scientifiche, aggiornato e formato specificatamente in medicina estetica.
  4. Prevenire è meglio che curare: comincia a pensare oggi come sarai tra dieci anni e fatti indicare i comportamenti migliori da tenere per evitare di accelerare il passaggio del tempo.
  5. Valutare le alternative, riflettere sulle possibili metodiche di intervento e scegliere la soluzione meno invasiva. E’ vero che tecniche soft daranno anche risultati soft, ma tali saranno anche le complicanze.
  6. Dire No alla bellezza pronta e subito : fare attenzione a chi promette troppo e soprattutto fidarsi dei consigli del professionista preparato. Non insistere nel volere qualcosa in più e diffidare di chi ci accontenta senza critica.
  7. Pretendere la documentazione: farsi sempre rilasciare dal medico il dettaglio dei trattamenti effettuati, dei farmaci e dei presidi utilizzati.
  8. Non dare il risultato per scontato, non andare dal medico estetico come fosse una passeggiata.
  9. Spiegare bene quale obiettivo estetico si vuole ottenere. Non basta desiderare un risultato per ottenerlo. Pretendere di essere informati di quello che la medicina estetica è in grado di fare, ma soprattutto Non fare.
  10. Non puntare a modelli irraggiungibili : i trucchi della televisione sono magici come i ritocchi alle fotografie.

 

Il prossimo mese parleremo di check up della pelle: perché è utile farlo e quali informazioni ci da per capire meglio che tipo di pelle abbiamo

D.ssa Rosaria Myriam Bozzone